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Musica in web livestream: emozionante di sicuro, sebbene non valga il calore e la calca di un concerto dal vivo. Ma se alla regia c’è un grande nome del cinema, non sarà difficile ricredersi. Lo ha già dimostrato Terry Gilliam il 5 agosto scorso, dirigendo gli Arcade Fire dal Madison Square Garden di NY. Ora, Unstaged: An Original Series from American Express ritenta l’esperimento con un’accoppiata insolita ma dal sicuro effetto. Il 23 marzo prossimo alle 22.00 (6.00 del mattino ora italiana), tramite www.YouTube.com/DuranDuranVEVO, verrà trasmessa la performance live dei Duran Duran diretta da David Lynch. [MORE]
Due leggende a servizio della sperimentazione, due tempi a confronto: il sound nostalgico ed affascinante degli ’80 unito alle frammentazioni oniriche tipiche del cinema contemporaneo lynchano. Il regista stesso, reduce da sue proprie e recentissime esplorazioni del campo musicale, commenta con entusiasmo l’iniziativa:
«Sono molto eccitato per l’opportunità che ho di sperimentare con la band […] L’idea è quella di provare a creare al volo più livelli di immagini, che permeino i Duran Duran sul palco.»
Altrettanto entusiasta il leader del gruppo Simon Le Bon che, ad un giorno di distanza dall’uscita dell’ultimo album All you need is now (S-Curve Records), dichiara:
«E’ davvero un sogno che diventa realtà. Siamo tutti appassionati dei film di Lynch e pensiamo che possieda un talento visionario come nessun altro. […] Credo che questa performance live in streaming sarà qualcosa di mai visto prima. Non aspettiamo altro.»
Sul palco del Mayan Theatre di Los Angeles saliranno i quattro membri della formazione originaria Le Bon, Nick Rhodes, John e Roger Taylor. Per i fans storici sarà dunque un evento doppiamente imperdibile: lo ha capito abbastanza in fretta chi ha fermato i biglietti d’ingresso per il teatro a solo un quarto d’ora dall’annuncio stampa, esaurendo completamente le scorte.
Per chi si affida invece al lento fluire dell’attesa e all’asettica rapidità del web, non resta che attendere l’alba del 23 marzo.
FRANCESCA FICHERA
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