La morte ti fa bella: le attrici più belle degli horror del 2012

venerdì 28 dicembre, 2012

Difficilmente un horror può dirsi tale senza una sana iniezione di donne procaci. Sembrerebbe un assunto in bilico tra la banalità critica ed il maschilismo spettatoriale, se non fosse per il fatto che persino il recente Quella casa nel bosco di Drew Goddard, incentrato per ragioni di trama sugli stereotipi dell’orrore, con brillante e distaccata auto-ironia indica 5 personaggi corrispondenti ad altrettante sagome ricorrenti nel genere: l’atleta, la troietta, l’intellettuale, il buffone e la verginella. Di facili costumi o morigerata, la presenza femminile è un must di molti horror, soprattutto degli slasher. Nel 2012 hanno ben figurato, per aspetto e per capacità recitative, alcuni volti noti e meno noti di Hollywood del gentil sesso. Ecco la nostra personale top five.[MORE]

Al quinto posto, favorita dalle numerose scene in bikini, compare Danielle Panabaker nel film Piranha 3DD di John Gulager. Per un horror a bordo piscina, il bikini è un elemento essenziale: al punto che a David Hasselhoff, noto protagonista di Baywatch, viene riservato un posto importante in questo splatter demenziale. Danielle Panabaker non è nuova ad interpretazioni in film horror: si ricordano i suoi ruoli in Venerdì 13 (2009), La città verrà distrutta all’alba (2010) e The Ward – Il Reparto (2010). I primi due sono remake... ma lei non è una bellezza rifatta.

Al quarto posto gli occhi chiari e profondi di Elizabeth Olsen in Red Lights di Rodrigo Cortés. Nel ruolo di Sally, neo-ragazza dell’esperto di fenomeni paranormali Tom Buckley (Cillian Murphy), si ritaglia una parte decisiva per gli sviluppi della storia, anche se il suo personaggio non sembra gestito a dovere nella sceneggiatura. Anche lei viene da un horror, Silent House (2011), remake non esattamente riuscito di un originale uruguaiano di tutto rispetto (La casa muda di Gustavo Hernandez). La sua bellezza, però, parla, eccome.

Al terzo posto s’incunea un tandem. A proposito di Quella casa nel bosco, avevamo detto di una “troietta” ed una “verginella” (sic, nel film). Ebbene, la prima è la bionda Anna Hutchison, attrice televisiva neozelandese che nel film in questione regala un balletto sexy, una pomiciata con un lupo imbalsamato ed una scena di nudo; la seconda è Kristen Connolly, ex giocatrice professionista di tennis, comparsa anche nell’horror The Bay. Niente da dire, un gran bel doppio!

Al secondo posto, dal film The Apparition di Todd Lincoln, un’attrice nota per aver impersonato Alice Cullen in Twilight: la modella statunitense Ashley Greene. Col proprio viso “iconico”, tra l’altro, contraddistingue anche l’efficace poster del film, che anticipa una delle scene più spaventose della storia. La Greene interpreta Kelly, una ragazza che va a vivere col proprio partner in una casa dove tempo prima si erano svolti esperimenti paranormali. E la sua, d’altronde, è una bellezza fuori dal comune.

Al primo posto, un’attrice classe ’90... e tanta classe da vendere. Jennifer Lawrence, infatti, oltre ad aver interpretato il ruolo da protagonista in House at the End of the Street di Mark Tondurai, ha raccolto premi di prestigio per il proprio carisma recitativo a Los Angeles (The Poker House), a Venezia (Premio Mastroianni per il film The Burning Plain – Il confine della solitudine), a Seattle e a Torino (Un gelido inverno). Di recente si è distinta in Hunger Games, con cui ha vinto gli MTV Awards. Brava e bella, dunque: e non a caso nello scialbo film di Tondurai contribuisce non poco a tenere dignitoso il livello complessivo.

Anche per oggi è tutto. Se siete un attimino confusi - o solo storditi da tanta avvenenza, lo ribadiamo: non era il concorso di Miss Mondo, ma solo l’ennesima classifica horror.

(in alto a sinistra: una scena dal film Meryl Streep in una scena del film La morte ti fa bella)

Antonio Maiorino

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